CARNEVALE 2004
 
Imperatori per Ikonda
 
Per il Carnevale 2004 abbiamo voluto esagerare: abbiamo creato un carro originale e unico, con l’obiettivo di dare valore e rendere sempre più bella la festa, e abbiamo proposto a tutti un progetto di solidarietà a favore dell’ospedale missionario di Ikonda in Tanzania.

L’idea è nata quando abbiamo chiesto ad un noto artista eporediese, conosciuto e apprezzato anche per i tanti quadri dedicati proprio al Carnevale, di reinventare il dipinto del carro, secondo la sua personale e originale interpretazione. Eugenio Pacchioli ha così progettato e illustrato il carro degli Imperatori, con forme e significati insoliti. Il dipinto, realizzato con smalti brillanti e grafite su legno, è completamente a mano libera, senza l’ausilio di nessuna tecnica esterna. Anche le casacche, che riportano il simbolo degli Imperatori, sono state dipinte singolarmente e sono tutte differenti.

Quello che vedete nelle immagini è quindi un carro diverso, forse un pò ‘bizzarro’ perché esce dalle classiche immagini di un medioevo idealizzato, ma è un carro che, rispettando la tradizione e le regole dei carri da getto, vuole portare nuovi stimoli e nuova linfa al Carnevale di Ivrea.

Nei giorni della battaglia un imperatore dalle tante facce ha infatti percorso le vie e le piazze di Ivrea. Un imperatore ‘impazzito’ che forse, conoscendo la forza della Mugnaia, non vuole fare la brutta fine del Conte di Biandrate e del Marchese di Monferrato, ma preferisce fare autocritica davanti a tutti, rivelando se stesso. L’imperatore ha mostrato così la sua vera natura e i suoi vizi: un pavone, un santo, un serpente, una donna, un burattinaio, un imperatore nudo! Non spaventatevi però, non siamo e non vogliamo essere un carro dal significato politico, ma abbiamo voluto sottolineare con autoironia lo spirito fondante e la filosofia del Carnevale: la lotta per la libertà e la denuncia contro ogni forma di potere e di sopruso da qualunque parte essa venga.

Dopo il divertimento della battaglia, la nostra festa non è finita con un: “Arvedze a giobia ‘n bot”. I suoni e l’allegria del Carnevale di Ivrea li abbiamo voluti portare, almeno in parte, anche molto lontano: in Tanzania. Al termine del Carnevale, infatti, il carro è ‘scomparso’ e i pannelli sono divenuti dei veri e propri quadri di valore artistico, ma anche emozionale. Essi sono stati oggetto di una mostra e sono stati posti in vendita per beneficenza.

La mostra “Gli Imperatori per Ikonda”, patrocinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Ivrea, è stata inaugurata venerdì 5 marzo alle ore 21.00 presso la Sala S.Marta di Ivrea. In questa occasione è stata presentata la missione di Ikonda e Oreste Valente, attore e regista di Montalto Dora, ha raccontato i quadri in una performance dal titolo “L’Imperatore è nudo e fa l’effetto che fa”. La mostra e la vendita continueranno sabato 6 e domenica 7 marzo.

L’intero ricavato della vendita dei quadri e tutte le offerte raccolte dagli Imperatori nei giorni di festa (grazie anche alla vendita di vino, di cartoline e di spille ricordo) sono servite ad acquistare un costoso ecografo per l’ospedale missionario di Ikonda. Abbiamo scelto questa realtà perché uno di noi “Imperatori” ha prestato servizio come medico in questa struttura e ha potuto conoscere direttamente il grande bisogno di aiuto che c’è da quelle parti.

Ikonda è infatti un piccolo centro del distretto di Nakete, provincia di Njombe, nel sud-ovest della Tanzania, ubicato su un altopiano a 2.050 metri sul livello del mare. L’ospedale, costruito nel 1962 dai Missionari della Consolata, sta oggi attraversando una grave crisi strutturale, economica e di personale specializzato. L’emergenza per la diffusione del virus HIV è inoltre in continua crescita. Grazie anche alla collaborazione con l’Associazione “Impegnarsi Serve–ONLUS”, che opera a stretto contatto con i Missionari della Consolata, al termine dell’iniziativa daremo notizia di come sarà impiegato il denaro raccolto. Chi volesse fare la propria donazione direttamente può far riferimento al Conto Corrente Postale 41707639 intestato a: "Associazione Impegnarsi Serve Onlus" (indicando causale ‘Ivrea per Ikonda’).


Eugenio Pacchioli presenta il carro 2004

IL NUOVO CARRO DEGLI IMPERATORI AL CARNEVALE 2004 CONTENUTI E DIPINTI ILLUSTRANO UNA FILOSOFIA ORIGINALE FUORI DALLA RETORICA

C’è forse qualcosa di strano quest’anno tra i carri che partecipano al Carnevale di Ivrea. E la stranezza si manifesta al passaggio del carro degli Imperatori, un carro che ha già partecipato a molteplici edizioni rispettando canoni e tradizioni e sempre lottando di piazza in piazza con furibonda passione.
Ma qual è la stranezza? o dove sta la stranezza?
Il carro è impazzito.
Meglio, l’Imperatore è impazzito.
È come se l’Imperatore avesse preso coscienza di sé, del suo ruolo, della sua funzione e ne avesse scoperto, all’improvviso e senza pietà, tutta la sua finzione. È l’Imperatore che è diventato pazzo perché ha deciso di ribellarsi alla retorica pervasiva degli eroismi di una mugnaia, ai castelli protettori di tirannelli ghignanti, ai cavalieri che più gagliardi di così non si può, ai vassalli decisi a servire i suddetti tirannelli. Insomma, ribellione ad una retorica da ideale e idealizzato medioevo.
L’Imperatore si guarda, riguarda il suo ruolo e si scopre finto.
Pupazzo anche lui nel teatro della storia.
E allora, che fa? Rivela se stesso, si autodenuncia. Il potere, il suo potere è svelato e l’Imperatore, nella sua smania di trasparenza e di riconquistata dignità civile, fa autocritica. Vuole rientrare nella storia e non giocare in modo falso alle favole del medioevo. Certo, Violetta, il Marchese, le arance, il Generale, ...ma è proprio assurdo guardare l’altro lato della metafora? Quello che non dimentica le magagne della nostra società.
Il carro diventa così una sorta di radiografia autorizzata dell’Imperatore.
L’Imperatore passa allora per le piazze mostrando le sue nature. I pannelli che fasciano il carro diventano una sequenza di risvolti che vanno dal furbesco corruttore al potente che usa il potere e ne abusa, dai vizi ai ricatti, dalla vanità alla nudità, dallo sberleffo alla satira.
Il re è nudo!
E fa pure schifo!
Alle quattro immagini su ciascuno dei lati lunghi si aggiunge il grande pannello posteriore dove un Imperatore a sei braccia tiene in pugno la società intera mentre la sua figura è oscenamente carica di medaglie e decorazioni.
Il carro, progettato e realizzato da Eugenio Pacchioli, risulta così illustrato da forme e da significati insoliti per il Carnevale di Ivrea.
Si dirà che caricare un carro (di Carnevale) di tanto significato è puro intellettualismo, non necessario in una manifestazione storica e carnascialesca.
Ma la società è forse in un altro pianeta?
Non è forse lì, …subito dopo il funerale del Carnevale?
 
I risultati e il bilancio finale

Gli aranceri del carro ‘Imperatori’ ce l’hanno fatta: la grande generosità del pubblico eporediese ha premiato l’iniziativa di solidarietà –che consisteva nell’idea innovativa di vendere i singoli quadri del carro dipinto dall’artista Eugenio Pacchioli- permettendo di raggiungere la cifra di circa 14.000 €. I soldi raccolti serviranno all’acquisto di un ecografo per l’ospedale missionario di Ikonda in Tanzania.

“Vogliamo ringraziare tutto il pubblico di Ivrea.” hanno detto gli Imperatori “Già in occasione della presentazione del carro –domenica 15 febbraio-, durante tutto il Carnevale e in occasione della mostra di esposizione dei pannelli, la partecipazione e la generosità delle offerte sono state altissime”. Grazie alle offerte libere e alla vendita di gadget (vino, spille, cartoline) è stata raggiunta la cifra di 5.000 €; a questi si aggiungono altri 9.000 € della vendita dei quadri del carro dipinti da Pacchioli, anch’essi molto apprezzati.

Tra le tantissime offerte del pubblico è da ricordare la partecipazione di molte componenti stesse del Carnevale e un grande ringraziamento va alla generosità del gruppo dei Pifferi e Tamburi, degli Alfieri, della squadra dei Mercenari e di quella dei Picche che hanno dato visibilità all’iniziativa sul loro sito web. Prezioso è stato anche il supporto dell’Associazione Impegnarsi Serve Onlus e dei missionari della Consolata di Torino che hanno patrocinato l’iniziativa.

L’ecografo, apparecchiatura medica diagnostica di fondamentale importanza per l’ospedale di Ikonda, sarà acquistato nelle prossime settimane da una ditta svizzera specializzata che permetterà, tra l’altro, la possibilità di riparazione in loco, evitando così sprechi.

‘Imperatori per Ikonda’ è stata un’idea nuova, nata con lo scopo di vivere un Carnevale diverso, sempre all’insegna del divertimento e della tradizione, ma anche guardando oltre e facendosi ispirare dall’energie che la festa di Ivrea sprigiona ogni anno. E la storia degli Imperatori non finisce qui: altre iniziative sono già in programma e verranno presto comunicate.

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