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TANZANIA E IKONDA |
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Il Tanzania è situato nella regione centro-orientale dell'Africa.
Ricopre una superficie di 945.000 km2 ed ha una popolazione di 34 milioni di abitanti di vari gruppi etnici, soprattutto di origine Bantu appartenenti a circa 120 tribù: Wanyamwezi, Wachaga, Wahehe, Wagogo . . Le lingue ufficiali sono lo swahili e l'inglese.
Per quanto riguarda le religioni, il 35% sono tradizionali, il 33% musulmani e per il 32% cristiani di cui oltre i 2/3 cattolici.
Il Tanzania è retto da una Repubblica Presidenziale. Assunse il nome di Tanzania nel 1964, dopo l'unione del Tanganyika (ex protettorato britannico indipendente nel 1961) con Zanzibar.
La capitale è Dodoma, 300.000 abitanti, ma la città più importante è Dar es Salaam con 2 milioni di abitanti.
La moneta è lo scellino tanzaniano e l'economia si basa soprattutto sull'agricoltura, i cui principali prodotti sono: sisal, caffè, cotone, the, caffè, mais...
Il reddito procapite è di 210 dollari annui.
Il Tanzania destina il 3,7% del PNL all'istruzione e il 2,5 alla sanità.
Le malattie più diffuse sono la malaria, malattie intestinali, anemie, TBC e in questi ultimi anni l'AIDS. La mortalità infantile è di 107 su mille bambini nati vivi e la media si aggira intorno ai 50 anni. L'analfabetismo è di circa il 15-20%.
Ikonda e i suoi abitanti
Ikonda è un piccolo centro del distretto di Nakete provincia di NJOMBE nel sud-ovest della Tanzania, nella zona dell'UKINGA. E' situata su un altipiano, la cui altezza media si aggira intorno ai 1.800 m. Ricca di legnami è caratteristica anche per la coltivazione del thè, oltre alle varie colture che permettono alla popolazione una economia di sussistenza: mais, patate, legumi, ecc.
I Wakinga, popolo che abita queste montagne, sono valenti lavoratori, tagliaboschi, contadini e commercianti.
A motivo di queste caratteristiche vengono spesso chiamati in altre regioni per brevi o lunghi periodi.
IKONDA prima del 1962 non era altro che un piccolo villaggio tra le montagne.
Dall'inizio della costruzione dell'ospedale si è andato via via sviluppando attorno ad esso il villaggio, fino a diventare l'attuale comune che conta circa 20.000 abitanti.
Con l'ospedale sono cresciute molteplici attività: piccoli e grandi commerci, sviluppo e coltivazione del territorio, miglioramento delle condizioni abitative ed igieniche, miglioramento dell'educazione scolastica, nonché della sanità sia ospedaliera sia sul territorio.
Profilo Storico Dell'ospedale
Il 25 febbraio del 1961 il sig. Kiluswa, capo esecutivo dell'Ukinga Chiefdom, chiedeva ai missionari della Consolata di aprire un ospedale nella zona dell'Ukinga (Tanzania) per soccorrere le popolazioni colpite da molte morti di bambini e donne partorienti.
L'esigenza dell'apertura di un ospedale nella zona nasceva dal problema della scarsa crescita della popolazione rispetto ad altre zone, imputabile, secondo le autorità del Tanzania, all'assoluta mancanza di assistenza ospedaliera ed all'alta mortalità infantile.
I missionari della Consolata, pur con difficoltà per la forte influenza protestante nella zona, accettarono la richiesta del governo di costruire un ospedale per venire incontro alle difficoltà della popolazione.
Nel 1962 iniziarono le prime costruzioni e l'attività in collaborazione con le Suore della Consolata e nell'anno successivo iniziò l'attività del dispensario. In seguito, con gli aiuti della "Campagna quaresimale della Città di Torino" e i contributi della "Misereor" della Germania, venne ampliato e divenne ospedale.
Nel 1968 l'ospedale contava 60 posti letto; nello stesso anno si insediò il primo medico (italiano) e il 7 ottobre 1968 l'ospedale viene inaugurato dallo stesso presidente della Tanzania Mwalimu Julius K. Nyerere.
Dal 1971 dirigono l'ospedale i medici del Cuamm di Padova, coadiuvati da Suore e da un organico di oltre 80 africani, ed ha inizio la fruttuosa cooperazione che durerà per 25 anni e che porterà grande incremento dell'attività ospedaliera a beneficio di tutte le popolazioni del distretto dell'Ukinga.
Dal 1994 al 2001 l'ospedale beneficia della collaborazione dei medici volontari spagnoli e di Medicus Mundi Bizkaia (governo Basco) che portano ad ulteriore espansione l'ospedale con l'aggiunta di vari reparti, ultimo, in ordine di tempo, quello di recupero dei bambini denutriti e, soprattutto, con la costruzione della scuola "Tecnici di Laboratorio". Dopo l'ampliamento l'ospedale ha una capienza effettiva di 220 posti letto (190 la capienza ufficiale) ed é dotato di tutte le attrezzature richieste.
Dal settembre 2001 fino al maggio 2003 l'ospedale è privo medici e di chirurgo qualificati.
Con l'evoluzione che ha caratterizzato in particolare i servizi ospedalieri negli ultimi anni, appare urgente rivisitare la struttura ed adeguarla a nuovi livelli qualitativi.
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